Un borgo che più piccolo non si può: poco più di duecento abitanti che vivono a 575 metri d’altitudine nell’area protetta del Parco Regionale dei Monti Lucretili, a una sessantina di chilometri da Roma. Vecchie case in pietra, restaurate con gusto, stradine in cui si aprono all’improvviso, tra un giardino e l’altro, squarci sulla valle.

Da Roma la gente sale quassù per respirare aria buona, sentire profumi dimenticati, di bosco, di castagne, di legna, di asparagi, di cose buone. Un trionfo di sapori  e piaceri semplici, come quello di bere alla Fonte degli Aliucci, da cui sgora una leggerissima acqua oligominerale ben conosciuta dagli antichi Romani per le sue virtù terapeutiche.

Percile è anche il paese dei “lagustelli”, due splendidi laghetti all’interno di una paesaggio incontaminato, riconosciuto come zona a protezione umida internazionale secondo la Convenzione di Ramsar.